Love will tear us apart

This is why many people fail to make progress. They simply cannot stay consistent for any significant amount of time.

Ci si aspetterebbe il nome di un qualche letterato dopo questa illuminante verità, invece è del bodybuilder Al Kavadlo. Le ragazze smettano di immaginarmi tenendosi una mano infilata negli slip: l’ultima volta che sono stato in una palestra erano i tempi del liceo. Mi bocciarono, mio padre mi mandò a fare l’imbianchino per qualche mese e nella palestra ci entrai con un secchio di vernice e un pennello. In un certo senso è stato un allenamento anche quello.

Comunque, sto uscendo dall’argomento ancora prima di entrarci, e questo ci riporta alla frase che ho incollato. Sono distratto. Alla decima mail che mi chiedeva come mai questo sito non è mai aggiornato, mi sono ricordato che sono io a scriverci le cose. Quindi provvedo.

Dove eravamo rimasti?
Dall’ultimo post ad oggi non ho fatto molto. Fondamentalmente, sono stato alla Coop, in una di quelle casse automatiche per velocizzare la spesa. Ho passato lì gli ultimi due anni, nel tentativo di spiegare al software che la borsa me l’ero portata da casa e chiamando l’operatore per farmi dire che dovevo appoggiare l’articolo, che dovevo alzare l’articolo, appoggiare il mio sacchetto, alzarlo, infilare l’articolo, alzare l’articolo nel sacchetto, infilare il sacchetto nell’articolo, l’articolo nell’articolo, passare la carta fedeltà, infilare la carta nel sacchetto dell’articolo chiamare l’operatore disponibile quanti sacchetti ho usato zero sacchetti zero sacchetti mi sembra troppo poco chiama l’operatore stronzo passa la carta hai passato la carta? paghi in contanti o con la carta? hai preso un sacchetto?

Come Elio e le storie tese, anch’io devo fare i conti con la sopraggiunta età. Cinico.net ha quasi il doppio degli anni del Marvel Cinematic Universe, i tempi sono cambiati, io sono invecchiato e non posso competere con l’intrattenimento che oggi offre gente tipo il Cerbero. Non scherzo, il Cerbero è avanti di un secolo.

Entrato ormai da diverso tempo nella terribile era degli “anta”, mi tocca partire per altri lidi, tipo aprirmi un account Facebook e spedire tutte le mattine dei buongiornissimi o dei gattini avvolti da arcobaleni e stelline che escono da una tazzina di caffé. Zigzagare tra pikkoli ancieli e perzone false, vomitare bile contro gente che non conosco proveniente da posti che non ho mai visto come se fosse la causa della mia bolletta Enel troppo alta.

Vorrei che non fosse così, ma questo è il triste epilogo di un’avventura iniziata nel 2001, quando non facevo un cazzo tutto il giorno, fumavo gli spinelli, vivevo di 4 salti in padella e dormivo sul divano di bruzzi.com che adesso è solo Bruzzi perché ha chiuso il sito. Sembra che siano passati 18 anni, e infatti. Diciotto anni sono un’età di tutto rispetto per un sito internet. Certo mi si potrebbe far notare che ci sono siti anche più vecchi, ma io sono tra gli estimatori di quel detto popolare che recita “Chi fa notare le cose rompe il cazzo”.

Ho tirato fuori da una scatola alcuni reperti che sono riuscito a salvare dalla mia mania di buttare via tutto quello che produco. Negli anni sono finiti nel cestino dell’immondizia fumetti, racconti, articoli di giornale e insomma quasi tutto quello che ho scritto fuori da un computer è stato termovalorizzato. Però alcune cose sono rimaste, come il tovagliolo di carta sul quale, in un giorno di agosto, ho messo giù un po’ di nomi ipotetici da dare a questo sito, seduto sul tavolino del bar di Fulvio. Cinico.net sarebbe potuto essere mariofracazzi.com o drammaesistenziale.com, per dire.

Di questa lunga avventura mi piace ricordare alcune cose in ordine sparso.

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Cose mie