Un appello

Vorrei lanciare un appello a tutti gli ipermercati che mettono le borse di plastica all’inizio della cassa, sotto al rullo. Dove adesso ci sono anche davanti le pigne di quei cestini di merda, maledetti a loro e a chi li ha inventati.

(parentesi sui cestini: sono attraenti e ti fanno dire: dai, ne prendo uno, tanto ho poco da comprare. lo prendi e devi stare con un braccio all’infuori come se avessi i pettorali di Spaccheneggher, poi mano a mano che metti su roba ti si sloga una spalla, chiunque ti viene addosso e te lo sbatte sui coglioni… alla fine è più comodo tenersi il carrello in spalla. chiusa la parentesi sui cestini)

Quindi, l’appello.
L’appello è questo: ma visto che siete riusciti ad inventarvi i carrelli della spesa fatti a macchinina col volante per i bambini spaccagonadi, non riuscite ad inventare un modo per farci prendere quelle cazzo di borse di plastica in maniera un po’ più umana?
Sono imboscate sotto alla cassa a un centimetro dal pavimento che per raggiungerle devi mostrare il culo a tutto il reparto ortofrutta. E sono in blocchi da un milione di pezzi tutti attaccati tra loro. Ne tiri una e ne vengono su cento, attaccate non ho mai capito come, le sbatti tutte sul rullo che intanto va avanti, ne stacchi due e le dai alla cassiera e il resto cerchi di rimetterlo in quell’antro sotto alla cassa ma nel frattempo non sono più attaccate tra loro e te ne cadono dieci… che raccogli e sbatti tutto lì sotto, a mucchio totale, e vaffanculo morite.
Quando finalmente sei fuori dal tunnel la tua compagna/moglie/mamma o chi per lei ti dice: “Serve un’altra borsa…”. E allora giù di nuovo in mezzo a quel caos che tu stesso hai contribuito a generare, tiri fuori il blocco di buste appallottolate tutte insieme, ne cerchi una e per magia sono tutte appiccicate nuovamente tra loro e via di balletto. Per terra, per aria, dieci alla volta, cercare di staccarne una dall’altra con la pressione di pollice e indice (e non riesce mai; è più facile aprire un cd tirando la linguetta di plastica apposita. uno ce l’ha fatta tre volte nella vita e l’hanno messo nel guinness dei primati)…

Insomma, ma andate un po’ affanculo.

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1 Commento

  1. Anonymous 21 July 2006 / 22:44

    A proposito dei cestini, nei supermercati spagnoli hanno le ruote e una maniglia per tirarseli appresso, molto comodo: inoltre mettono a disposizione anche quelle specie di mini-trolley da spesa che da noi devi per forza comprare; e poi all’estero (Spagna, Francia, Croazia, ecc.) non ho mai visto i sacchetti infilati sotto come in Italia, ma messi alla fine e alcune volte su un supporto che tiene il sacchetto aperto per infilarci la roba: quand’è che l’Italia entrerà vermente in Europa?

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