Io invidio

Siete in molti a scrivermi per chiedermi un ritorno sul blog con qualche scritto un po’ più lungo. Avete ragione. E’ una questione di coerenza. Se uno mette su un blog, poi deve anche scriverci. Così alla fine mi sono deciso e ho stabilito che era il momento di vergare qualcosa su questo blog, prima di prendere in mano anche l’altro mio sito abbandonato e desolato.

Per prima cosa ringrazio i suddetti scriventi. Quelli che mi mandano mail per chiedere aggiornamenti, scritti, verità assolute e quant’altro… ma l’unica verità assoluta è che non ho mai delle idee. Io invidio quelli che ogni giorno sanno cosa scrivere nei loro siti e nei loro blog. Li invidio fortemente. E non invidio solo loro.

Invidio quelli che premono il pulsante per il verde ai semafori pendonali… e diventa davvero verde!

Invidio quelli che viaggiano in autostrada e non sentono il bisogno di fermarsi ad ogni autogrill che incontrano. A me viene sempre la voglia di fare una sosta. Ogni volta mi pare d’aver bisogno di fare una pisciatina o di bere un caffé.

Invidio quelli che hanno sempre delle pile di scorta in casa. E magari della misura giusta. Durano così tanto che finisco per dimenticarmi di loro, e quando l’ho fatto, quando me ne sono dimenticato, loro smettono di funzionare. E se ne ho di scorta, sono della misura diversa. Per esempio non compro mai le pile stilo piccolissime. Mi sembra che non servano da nessuna parte. Non ho niente che funziona con quelle pile stilo piccolissime… Poi qualcosa si scarica e scopro che andava proprio con quelle stramaledette pile stilo piccolissime.

Invidio quelli che riescono a conservare l’euro per il carrello del supermercato. Io ne ho uno in macchina pronto per l’evenienza… che per qualche motivo spendo sempre poco prima di doverlo usare.

Invidio quelli che quando si iscrivono/registrano a qualcosa sulla rete non gli esce: “username already exist”. A me di solito esce anche se uso porcamerdavomitocazzofiga1258 come account.

Invidio quelli che riescono a finire tutta la bevanda (succo, latte o che altro) dal tetrapack. Io bevo, sembra finito tutto… ma se lo agito un po’ sento dentro del liquido residuo. Provo a versarlo nel bicchiere, ma non scende nulla. Lo scrollo di nuovo. Ciak Ciak Ciak. Cerco allora di bere a canna, ma non mi finisce in bocca nulla, nemmeno se mi piego all’indietro di 180 gradi… Lo agito. Ciak Ciak Ciak. Ma che cazzo, gli fanno il doppiofondo?

Invidio quelli che si fermano a fare benzina al self service e nel contenitore per i guanti di plastica, quelli per non sporcarsi le mani, ci trovano i guanti di plastica! Io li ho trovati una volta sola e non ci volevo credere. Prima di fare benzina sono rientrato in macchina per farli vedere a chi era con me. Ho chiesto anche se qualcuno aveva un cellulare di quelli che scattano fotografie, per farmi immortalare con un guanto trasparente a mo di pescatore con il pesce fenomeno.

Invidio quelli che hanno sempre il 2 euro per il carrello del supermercato. Perché quando io ho il merdoso euro per il carrello del supermercato… serve il due euro.

Invidio quelli che hanno le manine piccine piccine con le dita sottili sottili, così possono cambiarsi la RAM nel computer o mettersi un hard disk senza dover per questo interpellare con poca gentilezza varie divinità e strusciare di continuo le nocche sul ferro. E quelli che hanno a disposizione cacciavitini-ini-ini con il manico lungo un metro per arrivare nelle profondità più buie del computer e svitare le due minuscole e merdose vitine della scheda PCI.

Invidio quelli che hanno bisogno dello stramaledetto Cialis. O del Viagra. Scritto anche V-I-A-G-R-A. O VjAGRRA. Deve essere bello ricevere ogni dieci minuti una mail che ti chiede se ne vuoi comprare una quintalata per soli 99 dollari. Ti fa stare tranquillo: non resterai a secco. Io ricevo anche mail che chiedono se voglio comprare Spur-m, Ambbjen, CjAALjS, Xananax, Levjttra, Proazac, Soama, UIttram, Proppecja, VALjUUM

E in fine invidio quelli che hanno sempre il pezzo da 50 centesimi per il carrello del supermercato. Perché negli sporadici casi nei quali ho a disposizione sia il merdoso euro che il merdoso due euro… ci vogliono 50 centesimi!

Cose mie

Avviso ai naviganti

Un po’ di link sparsi giunti da più parti. Mi arrivano via mail e via icq e prima di perdermeli ve li incollo qui. C’è di tutto senza un ordine particolare, dalle futilità alle inutilità:

le magliette di Silvio; il museo delle copertine di dischi più brutte; il petomane esiste davvero; per chi è indeciso sui colori da usare; del rap fatto con i controcazzi; 9 ragioni per andarsene subito via da internet; una giornata scandita dai loghi; elogio della pirateria (un libro che vi consiglio e dove si parla anche dell’amico Carletto FX); per non farsi rapire dagli alieni; ore di apnea…; a quale personaggio storico assomigli?; per chi ama viaggiare; i contests di Worth 1000 sono sempre fighi, per esempio quello sulla lievitazione, quello sugli animali al lavoro, quello sul giorno sfortunato e quello sui mosaici; soupy george; non fatevi prendere la freccia del mouse.

E infine, un monito su quello che accadrà a tutti noi prima o poi: qui.

L'internet

Povero Lapo

Alcuni mi hanno scritto chiedendomi un parere sulla vicenda di Lapo Elkann. Ci sono rimasto un po’ così (leggasi basito) in quanto non penso di avere pareri che possano interessare ai più.

In ogni caso ne approfitto per dire la mia, visto che in questi giorni sono bombardato da Lapo, manco fosse Bin Laden. Newsletter di frizzi e lazzi che all’improvviso sono diventate monotematiche. Per giunta propinandomi la fiera del banale, la selezione delle peggiori battute da liceo. Lapo era stanco del solito trans-trans, il fumetto preferito da Lapo è Wonder Woman perché c’è l’eroina

Beata povertà dello spirito, che unisce chi ha voglia di accanirsi su di un tizio che fa quello che fanno numerosissimi tizi. Cosa spinge gli italiani a concentrarsi sempre e solo su quello che non significa un cazzo? Mentre la nazione va a mignotte si sciopera per squadre di calcio e si passano le giornate a discutere di Lapo e dei suoi perché. Come se chiamarsi Lapo non fosse tra l’altro un motivo più che valido per decidere di drogarsi. Ma lasciatelo in pace e non siate gelosi, per favore. Io, per essere bastian contrario, ho iniziato a cancellare l’iscrizione dalle newsletter che mi spediscono barzellette su Lapo.

Nel frattempo va tutto bene e ci sono buone notizie. Non siamo gli ultimi degli stronzi: siamo i penultimi.

Cronaca vera/nera