Importare, acquistare, detenere!

Secondo la Cassazione, coltivare una pianta di marijuana è un reato. Oltre che una discreta spesa in lampade per indoor e corrente elettrica. Per i supremi giudici della IV sezione penale è da perseguire penalmente la coltivazione, sul balcone di casa, anche di una sola piantina di marijuana, indipendentemente dalle sue caratteristiche droganti.

La cassazione interpreta la legge Fini-Giovanardi e sostiene che “il referendum ha reso penalmente lecita solo la detenzione, l’importazione e l’acquisto di sostanze stupefacenti ad uso personale. Non la coltivazione (…)”.

Ovvero: se un ventenne si compra due semi e se li pianta sul suo balcone, fa fiorire le piante, se le mette a seccare in camera accanto al poster di Jay e Silent Bob e poi si fa l’annata tranquillo con un po’ di fumo dell’oblio, deve essere punito, perseguito penalmente.

Se invece il ventenne va al parco della città a comprare dell’hashish “importato”, da un tossicomane che ha tre palline di plastica in bocca con la cocaina e dieci pasticche di ecstasy infilate nel culo e gli passa il deca con due mani lerce e incrostate di sangue e piscio e malattie che si credevano sparite dall’800, può farlo. Cazzo, sì. E’ così che vorrei sorprendere mio figlio se dovesse farsi le canne: mentre compra un deca di fumo da un tossico anni 80 con due spadini sporchi di sangue nel taschino e che gli dice: “Vuoi anche un tiro di bamba? Vuoi anche una pastiglietta?”. Il tutto in mezzo al fottuto nulla, un parco buio in qualche perfiferia di città con una fauna di tossicomani, spaccini, malavitosi organizzati e non, ubriachi che si menano, papponi e travestiti con i copertoni infuocati lungo un viale nebbioso.

Gli direi: “Che spavento mi sono preso! Per un attimo ho pensato che fossi in camera tua da solo a coltivare una piantina nascosta nell’armadio!”. E ce ne andremmo via felici. Un travone ci sorriderà, saliremo in macchina e saluteremo gli spazzini che spostano un barbone assiderato per alzare un cassonetto. In lontananza un paio di spari, le urla di un matto, qualche sirena della polizia. E questa bella sensazione di essere a norma.

.
.
.
p.s.: se per farsi una canna se la devono comprare nel fantasmagorico mercato della droga anziché usare il proprio balcone, poi non stupitevi se l’uso di coca tra i ggiovani cresce del 62%.

4 Commenti

  1. Erikù 12 January 2008 / 23:34

    ben detto,la legge bossi fini è una porcata:il parto di due menti malate a cui i giudici della cassazione sono imprescindibilmente vincolati,purtroppo.

  2. Seamus 14 January 2008 / 19:01

    Vecchio drogato comunista che non capisce la società moderna…

    il problema NON è la droga… è la SOVRAPPOPOLAZIONE…

    quindi, è corretto che i nostri governanti scelgano la strada che può finalmente portare alla SELEZIONE naturale a cui sfuggiamo ormai da generazioni…

    se ormai i microcefali (che non sono pesci minuscoli ma persone col cervello atrofizzato) non vengono più “selezionati” dalla natura e diventano politici, allora bisogno ben ammazzare qualcun’altro…

    meglio se lo si fa con guadagno…

    quindi, perchè permettere la coltivazione di una pianta usata con beneficio (o con sollazzo) per 5000 anni e più, quando è più comodo, conveniente e socialmente utile lasciare lo spaccio in mano a criminalità organizzata (ottimo bacino elettorale) che se ne fotte allegramente se uno schiatta per la merda che mettono nelle droghe leggere o le immani schifezze che inquinano le già inquinate droghe pesanti…

    tanto mica saranno i figli di quei politici, allevati a coca purissima, parte della tangente delle case farmaceutiche ai loro papà, a schiattare per le schifezze… no, saranno gli altri, quelli a cui LORO, in una botta di astinenza da coca, hanno negato la possibilità di coltivare due piante sul balcone ma a cui è stata data libertà di acquistare (altrettanto illegalmente) il proprio veleno personale.

    [ndr: per chi avesse dei dubbi su questo mio delirante post, si sappia che credo nella liberalizzazione e che la legge Fini, per me, non è nemmeno buona per raccogliere gli escrementi di cane]

    Seamus

  3. Damiano 17 January 2008 / 09:58

    Sono d’accordo su tutto…..sempre che resti solo la voglia di farsi una buona canna, servizio in camera…..

  4. chiara 18 January 2008 / 14:51

    intanto, complimenti a cinico.net per il blog, scoperto per caso girin girando per la rete..riassume molto bene il mio “tutto quello che avrei voluto dire ma chissà perchè cazzo non l’ho detto”, in stile marzulliano..
    riguardo all’argomento in questione, che dire..non mi stupisce proprio più questo opportunismo mascherato da “mi sta molto a cuore la tua salute, ragazzo” che tutti i nostri bei ministri “nasi rifatti” sfoderano dopo aver tirato di coca nel loro ufficio super mega yeah..lo sanno molto bene che tutto questo proibire la coltivazione per uso personale non fa altro che permettere al fruttifero mercato nero (che ai loro occhi straordinariamente daltonici appare roseo, magari screziato di ciclamino rosa pallido) di rinvigorire e mantenere il proprio immutato splendore, creando di fatto, uno dopo l’altro, tutti gli effetti contrari di cò che dovrebbe invece accadere.
    Così succede che il povero giovane che vuole sollazzarsi per i cazzi suoi, debba uscire di casa (magari raccontando una bugia ai poveri genitori in pena per lui – peccato veniale), armarsi di coraggio, entrare nel giardinetto, scambiare due occhiatacce e quattro parole in codice con il tossicomane seduto su una panchina, mentre lo pervade il costante terrore che un ragazzetto alto la metà di lui gli passi da parte con una mannaia alla ‘profondo rosso’ per portargli via il portafoglio..tutto questo mentre lui, il protagonista dell’avventura, tenta di divincolarsi dal suddetto tossicomane che, prima di vendergli l’erba, si potrae in un’interminabile sciorinatura degli effetti miracolosi dati da pastigliette e polvere da fiuto, tentando di convincerlo ad aggiungerli al carrello..e non sempre finisce che il protagonista non si lascia tentare..

    tutto questo per dire che vige sempre e solo il menefreghismo..una legge che è nata con l’intento di far smettere la pratica del fumo nei giovani (ma perchè poi!!ma io vi vengo a rompere i coglioni a voi?), spinge invece a tutto il contrario, spinge a considerare le canne al pari di una qualsiasi altra schifezza e spinge i benemeriti gggiovani a cadere nelle lusinghe di una pastiglietta d’ogni tanto, tanto per cambiare..

    che schifo

    comunque, bel blog
    spero di riuscire a postare ancora in futuro
    ciao a tutti

Leave a Reply

Your email address will not be published.